Nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale: scuola, attività didattiche sospese fino al 3 aprile

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.

Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Tali disposizioni producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.


IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Decreta:

Art. 1
Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all’intero territorio nazionale.

2. Sull’intero territorio nazionale e’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

3. La lettera d) dell’art. 1 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e’ sostituita dalla seguente: «d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa’ sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attivita’ motorie svolti all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro;».

Art. 2
Disposizioni finali

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti le misure di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 ove incompatibili con la disposizione dell’art. 1 del presente decreto.

Roma, 9 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte

Il Ministro della salute Speranza

Scuola, attività didattiche sospese dal 5 al 15 marzo

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETA:
ART. 1
(Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus
COVID-19)
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio
nazionale si applicano le seguenti misure:
a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale
sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica
utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra
attività convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia
pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto
della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente
decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui
all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole
di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore,
comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di
corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di
svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post
universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in
formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei
tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate
presso i ministeri dell’interno e della difesa;

e) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e
le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado;

f) fermo restando quanto previsto dalla lettera d), la riammissione nei servizi educativi per
l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di
ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai
sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 6 dell’8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro
presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

g) i dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata
della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto
anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità

Decreto_Conte_4_Marzo_2020

Misure per la prevenzione e la gestione della emergenza epidemiologica da COVID-19 per le strutture sanitarie e sociosanitarie della Regione Puglia

Al fine di porre in essere ogni possibile azione di contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV2, in coerenza con quanto disposto dal Governo nazionale e dalla Regione Puglia, si invitano tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie a rispettare le seguenti indicazioni, anche in ragione delle condizioni di età e di salute degli utenti.

Prot_ n_ A005_04_03_2020 prot_ n_ 0000153

FAQ – Nuovo Coronavirus COVID-19

DOMANDE E RISPOSTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

1. Che cos’è un coronavirus?

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

2. Che cos’è un nuovo coronavirus?

Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

3. Le persone possono essere infettate da un nuovo coronavirus di origine animale?

Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus.

4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?

Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?

Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?

No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi.

7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.

8. Cosa posso fare per proteggermi?

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

9. In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV) cosa è raccomandato?
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina.

Le aree a rischio della Cina sono consultabili al seguente link: https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports/

Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.
È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori e lavare frequentemente le mani.

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese.

Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:

  • contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
  • indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone
  • utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare.
11. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’OMS un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei

Il 9 gennaio 2020, il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della sanità ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

Al 2 febbraio 2020 sono stati segnalati in totale14.557 casi confermati, di cui 14.411 in Cina con 304 decessi. È stato segnalato il primo decesso al di fuori della Cina, nelle Filippine. Oltre alla Cina, i casi sono stati segnalati:

  • in Asia, da Giappone, Repubblica di Corea, Vietnam, Singapore, Malesia, Cambogia, Filippine, Tailandia, Nepal, Sri Lanka e India
  • nelle Americhe da Stati Uniti e Canada
  • in Europa da Francia, Finlandia, Germania, Italia, Federazione russa, Spagna, Svezia, Regno Unito.

Casi sono stati anche confermati negli Emirati Arabi Uniti e in Australia.

La situazione epidemiologica è in costante evoluzione. L’OMS pubblica ogni giorno un aggiornamento epidemiologico disponibile al seguente link: https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports/

12. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?
Il rischio è considerato alto a livello globale.

La probabilità che si verifichino ulteriori casi importati in Europa è considerato medio-alta.

L’adesione a adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con le aree a rischio, fa sì che la probabilità che un caso riportato nell’UE generi casi secondari all’interno dell’UE/EEA sia bassa.

13. Come si contrae questo coronavirus?
Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus; tuttavia è stata ormai dimostrata la possibilità di trasmissione da persona a persona sia in Cina sia in altri paesi. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite.
14. Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio?
Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi (febbre, tosse secca, mal di gola, mialgia, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:

  • contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 riferendo del recente viaggio
  • indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone
  • utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
15. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata?
Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti.
16. Quali raccomandazioni dell’OMS per i Paesi?
L’OMS prevede che possano essere segnalati ulteriori casi nel mondo, pertanto incoraggia tutti i paesi a rafforzare le misure preventive, la sorveglianza attiva, l’individuazione precoce dei casi, il loro isolamento seguendo adeguate procedure gestionali e di contenimento, e il rintraccio accurato dei contatti per prevenire l’ulteriore diffusione.

I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005) e a condividere le informazioni sui casi e sulle misure implementate. Dovrebbero inoltre rafforzare in particolare le misure per ridurre la trasmissione interumana, applicando corrette norme igienico-sanitarie.

17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è stata attivata una sorveglianza specifica per questo virus, a livello nazionale.

La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS, l’ECDC, la Commissione Europea e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.

In considerazione della dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della OMS, il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da coronavirus.

18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese?
Dopo la notifica dell’epidemia da parte della Cina, l’Italia ha immediatamente raccomandato di posticipare i voli non necessari verso Wuhan e, successivamente, con l’estendersi dell’epidemia, verso tutta la Cina.

La Cina ha cancellato tutti i voli da Wuhan.

Il Ministro della Salute, con propria ordinanza, il 30 gennaio, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan

Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.

Negli aeroporti è presente materiale informativo per i viaggiatori internazionali, in italiano, inglese e cinese.

19. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus?
Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e attivato il numero di pubblica utilità 1500.

Altre informazioni sul sito dell’Istituto superiore di sanità – Epicentro.

L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sui casi confermati in Italia e sui test dei contatti monitorati.

20.I pacchi e le merci importati dalla Cina possono trasmettere l’infezione?
Le modalità di trasmissione e le caratteristiche di sopravvivenza del nuovo coronavirus sono ancora in corso di studio e non esistono ancora informazioni specifiche inerenti la trasmissione tramite merci o pacchi importati.
Però, sulla base della bassa sopravvivenza di altri coronavirus (SARS, MERS) sulle superfici si stima che il rischio di trasmissione da prodotti o pacchi importati dalla Cina (mantenuti per alcuni giorni o settimane a temperatura ambiente) sia molto basso.

http://www.regione.puglia.it/web/guest/coronavirus/contatti-utili

Regione Puglia – Informativa COVID-19_rev

POSTER-CORONAVIRUS3465

CORONAVIRUS-LAST-B

Chiusura uffici amministrativi

Gli uffici amministrativi della Cooperativa San Giovanni di Dio resteranno chiusi dal 23 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020. L’attività amministrativa riprenderà regolarmente martedì 7 gennaio 2020.

 

   Il Presidente Dott. Raffaele Pio de Nittis

Prevenzione della corruzione, la Società Cooperativa San Giovanni di Dio ottiene la certificazione ISO 37001

La Società Cooperativa San Giovanni di Dio ottiene dall’ente internazionale Certiquality la certificazione ISO 37001 del proprio Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione

La Società Cooperativa San Giovanni di Dio è lieta di comunicare il conseguimento della  Certificazione UNI ISO 37001:2016 inerente i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, infermieristici e riabilitativi, in regime domiciliare; i servizi socio-assistenziali in regime residenziale; i servizi di assistenza socio-educativa a favore di adulti diversamente abili ed in condizione di disagio sociale presso centri sociali e i servizi di integrazione scolastica specialistica per minori diversamente abili.

La norma ISO 37001 si pone l’obiettivo di aiutare le organizzazioni ad adottare e attuare un Sistema di Gestione anticorruzione, richiedendo la definizione di norme interne, procedure, esecuzione di attività di due diligence, proporzionate alla dimensione dell’azienda e alla complessità e rischiosità del contesto in cui opera.

Negli anni scorsi si è assistito a un cambiamento a livello politico/legislativo per quanto riguarda gli indirizzi per il contrasto alla corruzione. Gli strumenti legislativi (piani prevenzione della corruzione, obblighi di trasparenza, modelli organizzativi 231 per la prevenzione dei reti di corruzione) sono espressione di un diverso approccio che riconosce maggiore efficacia alla prevenzione piuttosto che alla repressione della corruzione. Questo approccio sollecita sempre più enti ed aziende a pianificare e predisporre misure adeguate di controllo e prevenzione dei rischi di corruzione. Inoltre i sistemi di gestione volontari (OHSAS 18001) sono sempre più riconosciuti come criteri validi ed efficaci per la prova del sistema di prevenzione aziendale esimente ai fini del D. lgs 231/2001).

A questi standard si è aggiunta dal 2016 la norma ISO 37001 sui sistemi di gestione anti corruzione, la quale, oltre ad essere pienamente integrabile con gli altri sistemi volontari (9001, etc.) è in grado di fornire lo strumento organizzativo e gestionale idoneo a coordinare ed ottimizzare le misure di prevenzione e controllo sui rischi di corruzione dell’organizzazione.

Grazie al conseguimento di questo ulteriore certificato, la Società Cooperativa San Giovanni di Dio implementa dunque il proprio ventaglio di certificazioni internazionali (si aggiunge al sistema di gestione per la qualità ISO 9001, il sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro OHSAS 18001, il sistema di responsabilità sociale con la SA8000, il modello di organizzazione, gestione e controllo coerente con i dettami del D.Lgs. n. 231 e l’attribuzione del massimo punteggio del rating di legalità).

L’ottenimento di tale certificazione di conformità alla norma di settore è pertanto un ulteriore riconoscimento della serietà e professionalità con la quale la Cooperativa San Giovanni di Dio opera nel campo dei servizi socio-sanitari, educativi e socio assistenziali alla persona, portando verso l’eccellenza la rendicontazione e la comunicazione delle informazioni circa l’impegno dell’organizzazione nella lotta alla corruzione verso tutte le parti interessate. Tale certificazione costituisce un mezzo di prova circa la rispondenza del sistema aziendale ai requisiti e ai criteri sulla legalità e sul controllo dei rischi corruzione previsti dal nuovo codice appalti (D.lgs 50/2016) e consente pertanto un migliore controllo sui rischi di corruzione (attiva e passiva) derivanti dalle attività dell’organizzazione, assicurando  l’efficacia e il miglioramento del sistema anticorruzione e delle misure che ne fanno parte (Piani Anticorruzione ai sensi della Legge 190/2012; MOG ai sensi del D.lgs 231/2001).

Soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo viene espressa dal Presidente della Coop. San Giovanni di Dio Dott. Raffaele Pio de Nittis: “La qualità è un requisito che viene richiesto con sempre maggiore consapevolezza da parte degli stakeholders (gli utenti, loro famiglie, gli enti pubblici, il territorio di appartenenza, ecc.), e a questa richiesta di qualità si affianca la ricerca di ottimizzare le misure di prevenzione e controllo sui rischi di corruzione – ha affermato.

“La qualità per aumentare deve fare i conti anche con la eliminazione di inefficienze, e queste esigenze sono soddisfacibili solo con un adeguato e funzionante sistema di gestione che implementi standard di processo per il raggiungimento degli obiettivi come quelli afferenti alla norma UNI 37001:2016 e alla relativa certificazione. Siamo orgogliosi di aver portato a compimento con successo questo importante percorso di certificazione per il nostro sistema di gestione anticorruzione – conclude il Presidente Dott. Raffaele Pio de Nittis,– confermando così il nostro impegno ed attenzione verso temi che riteniamo fondamentali ed ineludibili per la crescita della Cooperativa, come la diffusione, la condivisione e l’integrazione dei sistemi anticorruzione nei processi dell’organizzazione aziendale”.

Tre stelle per il Rating di legalità della San Giovanni di Dio: un riconoscimento d’eccellenza che premia la politica etica aziendale

Per la San Giovanni di Dio arriva il rinnovo del Rating di Legalità da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con l’attribuzione delle tre stelle, il massimo riconoscimento possibile in materia di legalità e trasparenza per le imprese.

A due anni dall’ottenimento del rating di legalità, la Società Cooperativa Sociale San Giovanni di Dio consegue il massimo riconoscimento possibile in materia di legalità e trasparenza per le imprese, con il rinnovo dell’inserimento nell’elenco delle Imprese con Rating di Legalità, dopo le valutazioni effettuate e la deliberazione seguente da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con il punteggio di TRE STELLE.

Il Rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 (art. 5 ter del D.L. 1/2012 (cd. Decreto Cresci Italia), come modificato dalla L.62/2012, con il fine di promuovere i principi etici nei comportamenti aziendali. Il riconoscimento è dunque volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

Il rating ha durata di due anni ed è rilasciato da AGCM-Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, e la San Giovanni di Dio è tra le pochissime aziende cooperative del territorio ad essere state inserite nell’elenco delle Imprese con tale attribuzione.  Il regolamento prevede una serie requisiti che, se rispettati, garantiscono alle imprese uno standard di punteggio massimo di 3 stelle. In particolare le aziende dovranno:

  • rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero  dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative , e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
  • utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
  • adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
  • adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;
  • essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
  • avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;
  • aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.

“Abbiamo considerato fin da subito le tre stelle del rating come un’attestazione doverosa da ottenere per una cooperativa ed un passo istituzionale importante per il riconoscimento dell’affidabilità della nostra società e del quale vado estremamente orgoglioso– afferma il Presidente della San Giovanni di Dio dott. Raffaele Pio de Nittis – Sono davvero lieto del percorso fatto per arrivare all’indicazione del punteggio massimo del rating di legalità rilasciato dall’AGCM, che viene giustamente tenuto in grande considerazione perché è garante di precisi requisiti morali e amministrativi e di comportamenti virtuosi che, come San Giovanni di Dio, siamo orgogliosi e consapevoli di portare avanti ogni giorno”.

“Affermare principi di responsabilità sociale nella cooperazione, prevedere la tutela del lavoro come uno degli elementi qualificanti di chi partecipa al sistema degli appalti sono oggi affermazioni fondamentali – ha proseguito il Presidente de Nittis – Investire nel coniugare lavoro e servizi di qualità è stato dal principio alla base della strategia aziendale della società, che ha messo in campo risorse per garantire ed implementare tale sistema, con tutta una serie di azioni intraprese a favore della legalità e della responsabilità sociale d’impresa. – La conclusione del percorso certificativo volto ad ottenere le tre stelle del Rating di legalità dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato – ha chiosato – rappresenta pertanto una naturale prosecuzione delle azioni già avviate in materia di legalità e responsabilità sociale d’impresa, quali l’applicazione della legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle imprese e i loro modelli di organizzazione e di controllo, l’applicazione della legge 81 in materia di salute e sicurezza ed il mantenimento della certificazione internazionale SA8000 sull’etica e la responsabilità sociale, ed è la dimostrazione di una politica etica aziendale che si attesta su livelli qualititativi di eccellenza”.

 

Il Rating di legalità permette alle aziende di ottenere numerosi vantaggi competitivi: più opportunità di business, maggiore trasparenza e visibilità sul mercato, migliore immagine sul territorio di appartenenza (anche grazie all’apposita sezione sul sito dell’AGCM con i nomi delle imprese titolari del Rating). Il rating di legalità è visibile anche nella Visura Registro Imprese ed è così ancora più evidente a cittadini ed imprenditori che ogni giorno consultano le informazioni del Registro Imprese.

 

Maggiori info su: www.agcm.it/rating-di-legalita.html

La Società Cooperativa San Giovanni di Dio miglior impresa Under 40 della provincia di Foggia: il riconoscimento al Premio Industria Felix

Mercoledì 26 giugno a Bari presentato il Rapporto Pmi e Grandi imprese della data driven company italiana in occasione di Industria Felix

Presentato mercoledì 26 giugno a Bari presso Villa Romanazzi Carducci il Rapporto Pmi e Grandi imprese a cura di Cerved in occasione di “Industria Felix – La Puglia, la Basilicata e il Molise che competono”, evento organizzato per la quinta edizione pugliese e per le prime lucane e molisane da Industria Felix Magazine, il nuovo periodico nazionale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, Regione Puglia, Puglia Sviluppo (con un intervento finanziato a valere sulle risorse dell’azione 3.5 del POR Puglia 2014/2020 “Attrazione degli investimenti e interventi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese pugliesi”), con i patrocini di Politecnico di Bari, delle Università di Bari, di Foggia e del Salento, Confindustria, di Confindustria Puglia, Basilicata e Molise, Ansa (media patner), con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Lidl Italia, MV Line Group, Amicar – Lexus Bari, Michele Gravina srl e Cantina Fiorentino.

Per l’evento di Bari, moderato dal giornalista e capostruttura di Rai 1 Angelo Mellone, è stata realizzata una maxi inchiesta sui bilanci dell’anno fiscale 2017 (gli ultimi disponibili nel complesso) di 12.219 società di capitali con sede legale in Puglia e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 1,5 miliardi di euro, di 1.598 società con sede legale in Basilicata e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 4,5 miliardi di euro, di 878 società con sede legale in Molise e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 140 milioni di euro.

La Cooperativa San Giovanni di Dio è stata scelta tra le migliori d’Italia dal Comitato Scientifico di Industria Felix ed in occasione della 5a edizione di Puglia e delle prime edizioni della Basilicata e del Molise del Premio Industria Felix, alla Coop. è stata conferita un’Alta Onorificenza di Bilancio come miglior impresa Under 40 della provincia di Foggia.

Industria Felix Magazine realizza eventi di networking dedicati all’informazione economica-finanziaria, nell’ambito dei quali si riconoscono i primati provinciali e regionali delle aziende rispetto ai principali parametri di bilancio (Menzioni di Bilancio) e le migliori performance gestionali per Affidabilità e Crescita/Cerved, di imprese femminili, under 40, con vocazione internazionale, pmi con potenzialità di crescita, piccole, medie e grandi aziende su scala provinciale e regionale e per settore a livello regionale (Alte Onorificenze di Bilancio). Il Comitato Scientifico ha scelto in modo oggettivo le migliori imprese rispetto ad un algoritmo che ha classificato le aziende per dimensione e settori in base al miglior Mol, con indice Roe positivo, in utile, con un delta addetti invariato o crescente rispetto all’anno prima e con un rapporto Oneri finanziari/Mol inferiore al 50%. Il Comitato ha scelto aziende ritenute solvibili o sicure in base al Cerved Group Score (CGS), che è una valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved, ottenuto attraverso una suite di modelli statistici, che consentono di stimare per ogni impresa italiana una probabilità di insolvenza.

La Photogallery dell’evento di Bari

Credits:

https://www.industriafelix.it/la-puglia-che-compete/

La Società Cooperativa San Giovanni di Dio miglior impresa Under 40 della provincia di Foggia: mercoledì 26 giugno il riconoscimento al Premio Industria Felix

Mercoledì a Bari presentato il Rapporto Pmi e Grandi imprese della data driven company italiana in occasione di Industria Felix

 Sarà presentato mercoledì alle 18,30 a Bari a Villa Romanazzi Carducci il Rapporto Pmi e Grandi imprese a cura di Cerved in occasione di “Industria Felix – La Puglia, la Basilicata e il Molise che competono”, evento organizzato per la quinta edizione pugliese e per le prime lucane e molisane da Industria Felix Magazine, il nuovo periodico nazionale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, Regione Puglia, Puglia Sviluppo (con un intervento finanziato a valere sulle risorse dell’azione 3.5 del POR Puglia 2014/2020 “Attrazione degli investimenti e interventi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese pugliesi”), con i patrocini di Politecnico di Bari, delle Università di Bari, di Foggia e del Salento, Confindustria, di Confindustria Puglia, Basilicata e Molise, Ansa (media patner), con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Lidl Italia, MV Line Group, Amicar – Lexus Bari, Michele Gravina srl e Cantina Fiorentino.

Per l’evento di Bari è stata realizzata una maxi inchiesta sui bilanci dell’anno fiscale 2017 (gli ultimi disponibili nel complesso) di 12.219 società di capitali con sede legale in Puglia e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 1,5 miliardi di euro, di 1.598 società con sede legale in Basilicata e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 4,5 miliardi di euro, di 878 società con sede legale in Molise e fatturati/ricavi compresi tra mezzo milione e 140 milioni di euro.

La Cooperativa San Giovanni di Dio è stata scelta tra le migliori d’Italia lo scorso 17 maggio a Bari nella sede di Confindustria Bari/Bat dal Comitato Scientifico di Industria Felix.

Pertanto in occasione della 5a edizione di Puglia e delle prime edizioni della Basilicata e del Molise del Premio Industria Felix, in programma mercoledì 26 giugno 2019 a Bari, alla Soc. Coop. San Giovanni di Dio sarà conferita un’Alta Onorificenza di Bilancio come miglior impresa Under 40 della provincia di Foggia.

L’evento sarà moderato dal giornalista e capostruttura di Rai 1 Angelo Mellone.

Industria Felix Magazine realizza eventi di networking dedicati all’informazione economica-finanziaria, nell’ambito dei quali si riconoscono i primati provinciali e regionali delle aziende rispetto ai principali parametri di bilancio (Menzioni di Bilancio) e le migliori performance gestionali per Affidabilità e Crescita/Cerved, di imprese femminili, under 40, con vocazione internazionale, pmi con potenzialità di crescita, piccole, medie e grandi aziende su scala provinciale e regionale e per settore a livello regionale (Alte Onorificenze di Bilancio). Il Comitato Scientifico ha scelto in modo oggettivo le migliori imprese rispetto ad un algoritmo che ha classificato le aziende per dimensione e settori in base al miglior Mol, con indice Roe positivo, in utile, con un delta addetti invariato o crescente rispetto all’anno prima e con un rapporto Oneri finanziari/Mol inferiore al 50%. Il Comitato nella quasi totalità dei casi ha scelto aziende ritenute solvibili o sicure in base al Cerved Group Score (CGS), che è una valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved, ottenuto attraverso una suite di modelli statistici, che consentono di stimare per ogni impresa italiana una probabilità di insolvenza.

Per la Società Cooperativa San Giovanni di Dio un riconoscimento che dimostra il lavoro svolto in questi anni. Questo il commento del Presidente dott. Raffaele Pio de Nittis, che andrà a ritirare il Premio: “La San Giovanni di Dio si conferma come una realtà ormai consolidata e tra le più importanti e rilevanti del settore socio-sanitario ed educativo, protagonista assoluta a livello provinciale, dove con i nostri servizi abbiamo raggiunto l’obiettivo della totale copertura degli ambiti territoriali sociali, e a livello regionale, con un crescita costante ed importante. Il nostro grazie è indirizzato verso coloro che rendono possibile tutto questo, dai vertici aziendali fino a tutti gli operatori che con impegno, costanza e dedizione costruiscono un percorso fatto di credibilità, serietà ed efficienza. Il nostro impegno non accennerà a fermarsi perché solo con il lavoro, la passione e l’abnegazione si possono rendere raggiungibili gli obiettivi prefissati. Grazie a tutti coloro che portano in alto il nome della San Giovanni di Dio, con l’auspicio di correre assieme verso nuovi traguardi”.

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