Il ‘doppio’ 8 marzo della San Giovanni di Dio
L’otto marzo è un giorno particolare per la Cooperativa San Giovanni di Dio: assieme alla ricorrenza della ‘Festa della Donna’, si celebra infatti il Santo dalla quale la Società prende il nome. Una piacevole doppia celebrazione quindi, una laica ed una cristiana, partendo proprio dalla commemorazione del Pellegrino la quale opera è di sprone ed ispirazione nell’assolvimento quotidiano dei nostri servizi, attraverso quel sentimento cooperativo e quella filosofia del “condividere” e del “fare bene”, proprie dell’opera del Virtuoso. Ed è proprio da Colui che venne proclamato Patrono degli ammalati, degli ospedali, degli infermieri e delle loro associazioni, parte un filo conduttore che arriva a celebrare la Donna, alla quale ogni giorno, proviamo a regalare ciò che non appassisce mai ovvero tenerezza, rispetto, conforto ed amorevole supporto, in tutti i molteplici aspetti della loro vita. Per questo, nel ricordare il ‘nostro’ doppio binario legato all’otto marzo, vogliamo portare come ‘esempio’ le nostre ospiti della Casa di Riposo ‘San Michele Arcangelo’ di Monte Sant’Angelo, alle quali dedichiamo questa giornata, assieme a tutte le donne che giornalmente fanno parte della nostra grande famiglia. Per loro un fiore che significa soprattutto un enorme ‘grazie’ perché attraverso i loro occhi vediamo gli insegnamenti di San Giovanni di Dio, vicino a coloro che ne hanno più bisogno.
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Foto Copyright © San Giovanni di Dio
Anche alla Casa di riposo di Monte Sant’Angelo è Carnevale
Maschere, dolcetti, un po’ di musica e tanta voglia di allegria: questi gli ingredienti che hanno trasformato una giornata come tante in una giornata speciale per gli ospiti della Casa di Riposo “San Michele Arcangelo” di Monte Sant’Angelo. Gli operatori hanno voluto allietare e regalare un sorriso agli ospiti, creando una vera atmosfera di festa. La giornata ha avuto il principale obiettivo di regalare un sorriso agli ospiti e ai parenti e come era già successo in altre occasioni, è stato l’entusiasmo e la voglia di partecipare ad un sano divertimento che ha permesso una salda unione tra gli operatori e che ha creato nuovamente nell’ospite quel desiderio di stare insieme e vivere un momento diverso dalla solita quotidianità.
“La nostra struttura – dichiara il Presidente della Cooperativa San Giovanni di Dio Raffaele Pio de Nittis – offre all’ospite un taglio su misura per ogni percorso riabilitativo, dove poniamo molta attenzione sulla sicurezza sia degli ospiti che dei lavoratori. La collaborazione con i familiari dei nostri ospiti fa parte della terapia – ha continuato – per questo gli ospiti sperimentano un tipo di vita molto simile a quella condotta fino all’ingresso in residenza dove la famiglia continua a svolgere il ruolo affettivo e trova la giusta accoglienza. Da noi il sorriso è di casa ed è il segno di una comunità che vive e condivide autentici momenti di festa”.
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Nuovo traguardo nella politica aziendale per la Qualità della San Giovanni di Dio: conseguita la Certificazione UNI 10881:2000
La Società Cooperativa San Giovanni di Dio è lieta di comunicare ai propri Soci e dipendenti il conseguimento della Certificazione UNI 10881:2000 inerente ai servizi di assistenza residenziale agli anziani, complementare alla certificazione UNI EN ISO 9001:2008.
L’ottenimento di tale certificazione di conformità alla norma di settore è dunque un ulteriore riconoscimento della serietà e professionalità con la quale la Cooperativa San Giovanni di Dio opera nel mercato dell’assistenza in strutture residenziali per anziani, e più in generale nel campo dei servizi socio assistenziali alla persona.
Nell’ambito dei servizi socio assistenziali alla persona, il concetto di qualità si sta evolvendo sempre più e la San Giovanni di Dio opera in parallelo a tali innovazioni: essa infatti non dipende più solo dalla qualità delle prestazioni del personale, destinate a moltiplicarsi rispetto all’attuale proliferare dei bisogni individuali degli utenti, ma dipende anche dalla qualità organizzativa, cioè dalla capacità di una struttura di convogliare le attività umane di ciascuna risorsa, di ciascun ruolo, all’interno di una data organizzazione in modo logico, con un progetto organico e con la consapevolezza che solo un’azione coerente e finalizzata può produrre risultati soddisfacenti.
La norma in questione fornisce pertanto le linee guida per l’effettuazione del sistema qualità nelle strutture che erogano servizi residenziali di assistenza agli anziani e questo permette al cliente di avere una doppia garanzia, sia sull’organizzazione che sul servizio erogato dall’azienda certificata. In quest’ottica la UNI 10881 rappresenta un “modello di cura” per le realtà che erogano servizi socio assistenziali in regime residenziale rivolti ad anziani, basato sulla centralità dell’utente e con un approccio per processi secondo una prospettiva di valutazione multidimensionale ed una logica di lavoro non più per compiti, bensì per progetti e per obiettivi orientati ai risultati.
La UNI 10881 è quindi una Norma che entra nel merito di quelli che sono i fattori qualificanti del servizio assistenziale residenziale per anziani, riassumibili come di seguito:
- requisiti dei processi socio – sanitari assistenziali:
- informazione;
- fase di ammissione;
- fase di inserimento;
- fase di dimissione;
- attività collaterali;
- requisiti per la realizzazione processi socio sanitari assistenziali:
- responsabilità della direzione;
- realizzazione della attività;
- gestione delle risorse umane;
- attività di controllo;
- attività di misura, analisi e miglioramento;
- requisiti per la progettazione di servizi innovativi.
Soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo viene infine espressa dal Presidente della Coop. San Giovanni di Dio Raffaele Pio de Nittis: “La qualità, per una struttura per anziani, è un requisito che viene richiesto con sempre maggiore consapevolezza da parte degli stakeholders (gli anziani, loro famiglie, gli enti pubblici, il territorio di appartenenza, ecc.), e questa richiesta di qualità si affianca ad un aumento della richiesta di servizi personalizzati che rispondano alle specifiche esigenze degli utenti – ha affermato. “La qualità per aumentare deve fare i conti anche con la eliminazione di inefficienze, e queste esigenze sono soddisfacibili solo con un adeguato e funzionante sistema di gestione che implementi standard di processo per il raggiungimento degli obiettivi come quelli afferenti alla norma UNI 10881:2000 e alla relativa certificazione” – la conclusione.
Gestione dei servizi della Comunità Integrata per Anziani “Casa Letizia” sita nel Comune di Perdasdefogu in Sardegna, aggiudicazione definitiva alla San Giovanni di Dio
La Società Cooperativa San Giovanni di Dio porterà la propria professionalità ed esperienza anche in Sardegna: questa la risultanza dell’aggiudicazione definitiva in favore del CONSORZIO E SERVIZI INTEGRATI PER AZIONI, partecipante alla gara per conto della ditta consorziata San Giovanni di Dio, dell’appalto del servizio relativo alla “Gestione dei servizi, a basso impatto ambientale, della Comunità Integrata per Anziani “Casa Letizia” sita nel Comune di Perdasdefogu, afferente all’Ambito Territoriale Unione dei Comuni Valle del Pardu e dei Tacchi, composta dai comuni di Cardedu – Gairo – Jerzu – Osini – Perdasdefogu – Tertenia – Ulassai – Ussassai.
L’appalto ha per oggetto la gestione unitaria dei servizi, a basso impatto ambientale, della comunità integrata per anziani denominata “Casa Letizia”, con servizi e prestazioni di natura sociosanitaria assistenziale dirette a persone anziane, da svolgere in modo integrato e coordinato in quanto fondamentali ed essenziali per la cura e l’assistenza degli ospiti della comunità. Dal punto di vista funzionale ogni intervento dovrà essere finalizzato, nei confronti dei fruitori dei servizi, al rispetto rigoroso al mantenimento, alla valorizzazione ed al recupero dei livelli di autonomia degli ospiti, alla stimolazione della persona, soprattutto in riferimento alla alimentazione, alla mobilizzazione e all’igiene; alla costruzione di un rapporto individuale con ciascun ospite, compatibilmente con le esigenze della collettività, con particolare riguardo alla cura dell’aspetto psico-fisico; allo svolgimento di una normale vita di relazione ed alla possibilità di sviluppo culturale con apposite e flessibili differenziazioni; alla soddisfazione del bisogno di rapporti sociali stimolando le esigenze di tipo relazionale di ciascun ospite attraverso momenti di socializzazione tra gli ospiti stessi, con parenti e conoscenti, con associazioni di volontariato, nonché promuovendo le uscite all’esterno in funzione sia del recupero psicofisico, sia per prevenire condizioni di emarginazione, costruendo servizi aperti all’esterno nella logica della massima integrazione col territorio; alla implementazione di forme di gestione creativa della Comunità, che coinvolga il più possibile gli anziani, facendo in modo che la gestione stessa sia, possibilmente, una forma di animazione, che renda più partecipi gli anziani; alla salvaguardia del diritto dell’ospite e dei suoi familiari.
Per la Cooperativa San Giovanni di Dio la presente aggiudicazione conferma la solidità del proprio processo di crescita aziendale, come sottolineato dalle parole del Presidente Raffaele Pio de Nittis: “L’aggiudicazione della gestione della Comunità Integrata per Anziani “Casa Letizia” rappresenta un ulteriore salto di qualità nell’offerta qualitativa della Società. Portare le proprie competenze fuori dai tradizionali confini territoriali è allo stesso tempo motivo di orgoglio e di responsabilità, perché si ha l’obbligo di dimostrare capacità e preparazione in un contesto nuovo ed articolato. La sfida è affascinante – ha concluso – e come di consueto verrà affrontata con il massimo della serietà e dell’abnegazione”.
Nuovo tassello per la San Giovanni di Dio: firmata la concessione per l’affidamento della Comunità “Dopo di Noi” e del Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo di Oria
Un altro importante tassello all’interno del core business della Società Cooperativa San Giovanni di Dio: firmato il contratto di concessione, della durata di 12 anni, concernente l’affidamento della Comunità Socio-Riabilitativa “Dopo di Noi” e Centro socio-educativo e Riabilitativo presso il Comune di Oria, proprietario dell’immobile sito in via Largo Ospedale Martini. Assegnazione avvenuta in seguito alla procedura aperta di gara indetta dall’Ambito Territoriale N. 3. AUSL BR/1 con Comune Capofila Francavilla Fontana e formata anche dai comuni di Carovigno, Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Villa Castelli ed appunto Oria, dove è ubicata la struttura.
Il complesso in questione, un ex ospedale, è stato oggetto di una completa ristrutturazione, compreso di arredamenti e completato con l’inserimento di una fontana al centro delle due ampie ali di giardino, fiore all’occhiello dell’esterno della struttura, unicum del territorio di riferimento. La concessione ha per oggetto dunque una ‘Comunità Socio- Riabilitativa “Dopo di Noi “’, struttura residenziale socio assistenziale a carattere comunitario destinata a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, in situazione di handicap fisico, intellettivo e sensoriale, privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale. La comunità socio-riabilitativa si configura come struttura idonea a garantire il “dopo di noi” per disabili gravi senza il necessario supporto familiare; in questo caso deve essere assicurato il raccordo con i servizi territoriali per l’inserimento socio-lavorativo e per il tutoraggio di percorsi di autonomia e indipendenza economica. Il Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo, anche all’interno o in collegamento con le strutture di cui ai commi 3 e 4 dell’art. 42 della legge regionale n. 19 del 2006, è invece una struttura socio-assistenziale a ciclo diurno finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia. Il centro è destinato a soggetti diversamente abili, tra i 6 e i 64 anni, anche psicosensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni riabilitative di carattere sociosanitario. La struttura ubicata ad Oria, ha una recettività complessiva pari a 16 persone diversamente abili più eventuali 2 posti per le emergenze, in situazione di handicap fisico, intellettivo e sensoriale, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, e di un Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo per Disabili con una ricettività pari a 30 persone diversamente abili, a partire da 6 a 64 anni nel rispetto delle finalità, degli standard e dei criteri di funzionamento del servizio definiti dalle leggi di settore e dalla normativa regionale vigente. Per la Società Cooperativa San Giovanni di Dio, un nuovo traguardo, raggiunto e fortemente voluto dall’intera struttura dirigenziale, in primis dal Presidente Raffaele Pio de Nittis. “La gestione della Comunità socio-riabilitativa e del Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo di Oria rappresentano il raggiungimento di un obiettivo ambito e che rappresenta un ulteriore innalzamento dell’asticella degli standards qualitatitivi che la Società si era prefissata. La crescita fissata viaggia necessariamente – ha proseguito – dalla gestione di strutture complesse , composite ed eterogenee come quelle di Oria, dove si andranno a svolgere servizi che necessitano di una qualità organizzativa di spessore ed un alto standard di prestazioni socio-sanitarie. In attesa dell’autorizzazione al funzionamento delle strutture, – ha concluso – il nostro compito sarà quello di rendere il complesso moderno, funzionale e completo ad accogliere ospiti e familiari nell’ottica di un servizio efficiente ed accogliente”.
Servizio di Integrazione Scolastica Ambito Vico del Gargano, aggiudicazione della gara per la gestione
La Società Cooperativa San Giovanni di Dio è lieta di comunicare ai soci l’acquisizione della gara d’appalto relativa alla gestione del Servizio di Integrazione Scolastica in favore di alunni diversamente abili, residenti nei Comuni appartenenti all’Ambito territoriale del Piano di Zona Sociale “Vico del Gargano”, frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Le prestazioni del servizio menzionato, dovranno essere erogati sul territorio degli 8 Comuni afferenti all’Ambito Territoriale (Vico del Gargano, Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Cagnano Varano) corrispondente al distretto socio-sanitario n. 53 della ASL FG.
Il servizio oggetto dell’aggiudicazione, prevede lo svolgimento di compiti di assistenza specialistica da svolgersi, prevalentemente all’interno della scuola, attraverso l’integrazione di differenti professionalità, privilegiando i percorsi educativi tra scuola ed esterno al fine di assicurare la continuità e la efficacia del Progetto Educativo Individualizzato. Le attività da realizzare sono finalizzate al conseguimento dei seguenti obiettivi, così sintetizzabili: garantire il diritto allo studio dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali; favorire l’inserimento nei processi formativi della persona diversamente abile; sostenere la persona disabile nel suo ambiente sociale; potenziare l’autonomia e l’autosufficienza dell’utente destinatario del Servizio; garantire un Servizio qualitativo ed integrato; alleviare il carico familiare che deriva dalla cura di una persona diversamente abile, soprattutto se la stessa è non autosufficiente; agevolare il percorso di integrazione tra politiche sociali e sanitarie; rafforzare le competenze sociali della persona; migliorare la qualità della vita della persona diversamente abile; rimuovere gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio; ottimizzare le potenzialità organizzative della famiglia e della persona disabile; attivare i protocolli operativi tra Servizi afferenti al settore Sociale ed a quello Sanitario; ridurre la presa in carico dei casi verso Servizi; acquisire, da parte del soggetto sostenuto e dei suoi familiari, una percezione positiva che focalizzi le abilità piuttosto che l’handicap.
Un 2017 che comincia dunque sotto i migliori auspici per la Cooperativa San Giovanni di Dio, consorziata esecutrice del servizio per conto di CON.SSI (Consorzio Sanità e Servizi Integrati), come confermato dalla parole del Presidente Raffaele Pio de Nittis. “L’anno si apre positivamente, nel solco di quello appena concluso, a riprova della bontà del lavoro svolto dai nostri operatori a favore degli utenti. La gestione di un servizio come quello dell’assistenza specialistica negli istituti scolastici, dalla fortissima valenza sociale, perlopiù in un ambito strutturalmente delicato, rappresenta un orgoglio ma allo stesso tempo una sfida a fare sempre meglio per raggiungere i più alti standards qualitativi e di soddisfazione per gli utenti beneficiari. Come di consueto – ha concluso – sarà di fondamentale importanza la fattiva collaborazione con gli Enti pubblici coinvolti nel servizio, nell’ottica di una partecipazione la più possibile allargata e proficua”.
ConfCooperative Foggia chiude il 2016, de Nittis: “Bilancio positivo, movimento cooperativo si conferma vivo”
Consueta conferenza stampa di fine anno per Confcooperative Foggia, alla presenza di soci e giornalisti, per fare il bilancio dell’anno che va a concludersi e tracciare le prossime linee progettuali Con il presidente Giorgio Mercuri, il direttore Matteo Cuttano, ed assieme ad altri componenti del direttivo, è intervenuto Raffaele Pio de Nittis, dirigente e membro del Consiglio di Presidenza nonché presidente della Cooperativa San Giovanni di Dio, per segnare un bilancio del 2016 e le prospettive dell’anno venturo. Un 2016 positivo per il movimento cooperativo, che conferma la sua vitalità ed il suo ruolo preminente nell’imprenditoria provinciale. Anche il settore socio sanitario, rappresentato da de Nittis e dalla Cooperativa San Giovanni di Dio, tra le più rappresentative del compartimento, registra un’annata con il segno più, seppur in un contesto territoriale complicato inserito in una situazione nazionale segnata da una ripresa economica ed occupazionale lenta. “La proposta cooperativa mantiene la sua validità ed è la sola, anche davanti ad una fisiologica minore redditività, a tenere la barra dritta per quanto riguarda l’occupazione” – ha affermato. “Il settore socio sanitario del nostro territorio– ha proseguito – paga comunque ritardi cronici dal punto di vista strutturale e competitivo, ma si mantiene vivace e generativo, proprio grazie alla capacità di raccogliere i nuovi bisogni ed intercettare le richieste dell’utenza da parte di chi fa buona cooperazione. Proprio in quest’ottica – ha chiosato – è fondamentale lasciare al cittadino la piena facoltà di scelta per quanto concerne la propria salute, permettendo alle imprese di migliorare i servizi basandosi sulla sana competitività e su proposte progettuali innovative. La chiarezza normativa – ha concluso – assieme a regole certe e trasparenti, in concerto con le nostre idee di sviluppo, dovranno essere il sostegno di tutte le iniziative che si andranno ad intraprendere nel nuovo anno, in relazione ad una crescita sinergica di tutto il territorio, che è in definitiva l’obiettivo perseguito da tutto il movimento cooperativistico”.
Il Natale alla Casa di Riposo San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo: musica e festa per gli ospiti
Per le festività natalizie, la Casa di Riposo San Michele Arcangelo di Monte S. Angelo si è vestita a festa per allietare gli anziani ospiti della struttura. Le attività di animazione hanno preso il via il giorno 12 dicembre nei locali della Casa, quando si è svolta la tradizionale pettolata offerta dal Centro Sociale San Michele Arcangelo, e sono proseguite per tutto il periodo natalizio, in diversi momento di festa e di amicizia che hanno coinvolto le persone che vivono all’interno della casa di riposo, i familiari, gli operatori che svolgono attività di socializzazione ed i dirigenti della struttura, sempre all’insegna di un clima rilassato e gioioso.
Per i nostri ospiti è stata dunque l’occasione per stare insieme in un’atmosfera che li ha invogliati a parlare, aprirsi, socializzare e a sentire il calore autentico del Natale. Il coinvolgimento locale, con tanti giovanissimi partecipi agli eventi organizzati, così come la piena integrazione della struttura all’interno del contesto territoriale, sono solo alcuni degli obiettivi che la Cooperativa San Giovanni di Dio si è posta nell’approcciarsi alla gestione di un complesso come quello della Casa di Riposo, con l’impegno per renderla sempre più ospitale, efficiente e a misura dell’ospite. I sorrisi e gli occhi visti in questi giorni dicono di proseguire su questa strada, all’insegna di un lavoro incentrato sul benessere psicofisico e sociale dell’utenza, base primaria di ogni tipo di servizio offerto.
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Il Don Uva verso il Gruppo Universo Salute, soddisfazione dalla San Giovanni di Dio
Il ministero dello Sviluppo economico ha chiuso la procedura di vendita delle tre sedi della Casa Divina Provvidenza (Foggia, Bisceglie e Potenza) assegnandole in via provvisoria al gruppo “Universo Salute srl”. La gara per l’acquisizione del complesso Aziendale del Don Uva, con la proposta di designazione fatta dal Commissario Straordinario Cozzoli al Ministero dello Sviluppo Economico, è così giunta a termine. Proposta che, previo parere positivo del Comitato di Sorveglianza, è stata vagliata e approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico il 6 dicembre 2016. Il 12 dicembre la comunicazione ufficiale del Commissario Cozzoli, con la quale veniva ritenuta apprezzabile l’offerta irrevocabile presentata da Universo Salute S.r.l.
Un risultato straordinario e dalla portata storica per la Capitanata, vista anche l’eccezionalità delle forze messe in campo per battere la concorrenza di una nutrita e titolata schiera di investitori nazionali ed esteri. In attesa dei tempi tecnici per l’ingresso dei nuovi proprietari dell’ente, dopo la fase di transizione che sarà determinata dai passaggi burocratici necessari per il passaggio di consegne al gruppo designato, la lunga e complessa vicenda della procedura di cessione del complesso delinea un quadro dai contorni assolutamente positivi per il territorio della provincia di Foggia. Un’operazione, quella condotta dal Gruppo Universo Salute, che non ha al momento eguali per la sanità nell’intero Centro-Sud e che si è resa possibile solo grazie alla sinergia imprenditoriale del Gruppo Telesforo con il Gruppo Tre Fiammelle del presidente Michele d’Alba. Per la Società Cooperativa Sociale Sanitaria San Giovanni di Dio, tra le partecipanti al capitale sociale della Universo Salute S.r.l., un motivo di grande soddisfazione ed orgoglio, come sottolineato dal presidente Raffaele Pio de Nittis, componente del CdA della Universo. “L’acquisizione del complesso del Don Uva è motivo di vanto da estendere a tutto il nostro territorio, troppo spesso incapace di mettersi in rete ed intorpidito da una situazione contingente unita ad una congiuntura economica storicamente sfavorevole. Ma questo – afferma- non ha impedito a questa compagine di portare avanti un discorso imprenditoriale che potesse mettere in sicurezza una struttura di questa portata. Il nostro piano industriale ha come assoluta priorità la salvaguardia dei posti di lavoro per portare una serenità a chi nel Don Uva opera con impegno e dedizione, al fianco dei pazienti ospitati. Ora, in attesa dell’aggiudicazione definitiva, continueremo a rimboccarci le maniche per proseguire l’iter che poi possa permetterci di rendere il Don Uva una struttura efficiente, efficace ed economicamente sostenibile, consapevoli dell’arduo compito che ci aspetta, ma spinti da entusiasmo e voglia di far bene. In ultimo, vorrei portare il mio ringraziamento al Commissario Bartolo Cozzoli per il lavoro svolto nel traghettamento che ha portato alla salvezza della struttura”.
Per la Cooperativa San Giovanni di Dio, dopo l’affidamento delle cinque RSA nella provincia di Bari (Alberobello, Locorotondo, Modugno, Sannicandro, Noicattaro) in favore del Gruppo Tre Fiammelle, è dunque il tempo di tuffarsi compiutamente in questa nuova avventura, con il proprio bagaglio di esperienza e competenza nel settore socio-sanitario da mettere a completa disposizione del rilancio dello storico Don Uva.
Sempre molto attiva la Casa di riposo di Monte Sant’Angelo: giochi ed animazione per gli ospiti della struttura
Proseguono le attività di animazione presso la Casa di Riposo “San Michele Arcangelo” di Monte Sant’Angelo con gli ormai tradizionali appuntamenti dedicati alle attività ludiche riservate agli ospiti della struttura. La Società Cooperativa San Giovanni di Dio, responsabile della gestione del complesso, continua dunque nel suo lavoro orientato alla socializzazione e allo svago di coloro che trovano accoglienza nella struttura. Grazie al lavoro degli operatori e degli animatori sociali, trovano spazio momenti di svago, attività ludico-ricreative ed espressivo-creative dirette alla socializzazione degli ospiti.
La pianificazione del tempo libero dell’ospite, in questo modo, viene inteso come un’occasione per riappropriarsi dell’autonomia, della quotidianità e della progettualità della propria esistenza. Con questi momenti atti a favorire la personale attivazione fisica, mentale e psico-relazionale, la San Giovanni di Dio opera nella consapevolezza che l’ospite, in quanto persona, non ha soltanto bisogni fisiologici ma anche bisogni psicologici e sociali che influiscono, se non soddisfatti parimenti agli altri, sul decadimento psico-fisico. Il sostegno ed potenziamento delle capacità comunicative e relazionali, servono pertanto al recupero di quel senso di utilità e competenza personale nella progettazione del quotidiano, che diventa centrale nella gestione della sfera personale e sociale dell’ospite.
L’animazione nelle strutture come il San Michele Arcangelo, come sottolineato dal presidente della Cooperativa San Giovanni di Dio Raffaele Pio de Nittis, sono pertanto essenziali per rendere più gradevole la permanenza nella struttura e favorire le esigenze del singolo ospite: “Queste iniziative sono sostanziali per la permanenza nella struttura perché da queste interazioni tra operatori ed ospiti nascono le soddisfazioni più grandi per entrambi gli attori in campo. Dal canto nostro continueremo con il massimo impegno ad assicurare proposte, strutturali e progettuali, che rendano la Casa di Riposo un luogo dove regni stabilmente il sorriso”
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